La Compassion Focused Therapy (CFT), in italiano “Terapia basata sulla Compassione”, è un approccio psicoterapeutico di recente diffusione che fa parte delle Psicoterapie Cognitivo Comportamentali Mindfulness-based. La CFT è stata sviluppata dal Paul Gilbert (2005), professore di psicologia presso l’Università di Derby nel Regno Unito, da anni impegnato nella ricerca scientifica sul senso di colpa, sulla vergogna e sull’autocritica, da egli ritenuti elementi centrali di molti disturbi psicologici, dalla depressione alle psicosi. Facciamo un esempio: gli individui che hanno pochi ricordi/esperienze di essere amabili o consolati hanno difficoltà a sentirsi al sicuro e rassicurati.
La CFT mira, pertanto, all’attivazione del sistema di consolazione in modo che sia utilizzato per regolare le emozioni basate sul senso di minaccia, come la rabbia, la paura, il disgusto e la vergogna.
Si dice che i simili si attraggano. Il detto vale sia per le persone che per gli animali: il cane assomiglia al padrone spesso persino nell’aspetto fisico! Ma il carattere è davvero lo stesso? E cosa significa quando i comportamenti del cane ci mettono in imbarazzo oppure non riusciamo a gestire il nostro animale in situazioni particolari?
I cani sottolineano ed evidenziano disagi o punti di forza inespressi dei loro padroni, nell’unico modo che conoscono: abbaiando, ululando o mordicchiando oggetti. È possibile creare una sinergia armonica cane-padrone, conoscendo i pregi e i difetti di entrambi, senza che nessuno perda il proprio ruolo all’interno della “famiglia-branco”. Utilizzando dei test psicologici sul padrone e sul cane, è possibile trovare quali siano i punti di disagio in uno che i comportamenti dell’animale sottolineano. In seguito, si potrà lavorare solo sulle zone di disagio o di mancata soddisfazione del padrone.